Storia sentimentale dell'astronomia
Le misure del moto dei satelliti di Giove sono contemporanee delle osservazioni che Galileo dedica al Sole, osservazioni che gli fanno scoprire le
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Le altre due dita e il dente (un premolare) passarono per molte mani, finché nel 1905 se ne persero le tracce. I cimeli riemersero con la vendita all
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Recente è la scoperta di un terzo tipo di recettori sensibili alla luce: le cellule gangliari, reliquia di un sistema visivo primitivo, sviluppato
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Come possono le cellule della retina captare i segnali luminosi? Il segreto si chiama rodopsina. Dal moscerino della frutta all’uomo, tutti gli
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Il progetto di strane meridiane sarà l’unico lavoro astronomico di Kircher. In compenso per primo scandaglia con la mente le profondità della Terra
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cosmologo Frank Edge ha individuato segni che potrebbero rappresentare le Pleiadi e le Iadi, e forse le costellazioni dello Scorpione e del Sagittario.
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Biot e le pietre spaziali
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Figlio di un burocrate dell’erario, Biot aveva incominciato a lavorare come garzone presso un commerciante di Le Havre ma poi si arruolò nell
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Maupertuis (1698-1759) introdusse in Francia le idee di Newton e fu intimo amico di Gabrielle Emilie Le Tonnelier de Breteuil marchesa di Chatelet
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Alpi aveva influito sulla perpendicolarità del filo a piombo. Del problema Beccaria era consapevole e infatti cercò di prendere le sue precauzioni
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Lo strumento di Dollond era in sostanza un micrometro particolarmente sensibile usato soprattutto per misurare le variazioni del diametro apparente
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Facciamo un passo indietro. Lagrange, Lalande e Laplace, oltre a condividere le prime due lettere del cognome, furono quasi esattamente contemporanei
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Le Verrier il Terribile
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in chimica e uno in astronomia. Le Verrier fece domanda per il primo ma il ruolo fu assegnato a Victor Régnault, che diventerà poi un chimico di fama
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Lagrange aveva dimostrato che già con tre corpi il sistema è instabile e non è possibile risolvere le equazioni del loro moto se non in casi
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Le Verrier si procura tutte le misure di posizione disponibili: le più recenti ottenute all’Osservatorio di Parigi, quelle eseguite a Greenwich (che
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Intanto il 26 giugno Airy si era messo in contatto con Le Verrier, che gli aveva promesso dati più precisi appena ne fosse stato in possesso. Airy
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Di fronte a queste approssimazioni possiamo domandarci se la scoperta di Nettuno fu frutto del genio di Le Verrier o della fortuna. Verrebbe da
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Inopinatamente, la festa di Le Verrier incomincia a guastarsi in seguito alla scoperta del primo satellite di Nettuno da parte dell’agguerrito
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Presto ci si accorge che anche la distanza dal Sole non corrisponde alle attese: Nettuno risulta assai più vicino di quanto Le Verrier aveva
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Tutto a posto? Niente affatto. Le carte ingiallite degli archivi astronomici dicono che in realtà il perielio di Mercurio avanza più di quanto non
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Le eclissi stavano a mezza via tra le due astronomie: gli specialisti del calendario dovevano cercare di prevederle, il che era abbastanza facile per
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Le cose stavano a questo punto quando nel dicembre 1859 giunge a Le Verrier la lettera di un medico dilettante di astronomia, Edmond Modeste
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Camille Flammarion, che in quegli anni era apprendista astronomo sotto le forche caudine di Le Verrier, aggiunge particolari imbarazzanti. Il dottor
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Nell’opposizione del 2 settembre 1877, di Marte era ben visibile l’emisfero australe, e Schiaparelli ne approfittò per gettare le basi della
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Benché le opposizioni diventassero via via sempre più sfavorevoli, altre osservazioni di canali furono fatte nel dicembre 1881, e Schiaparelli nella
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) individuò le righe del sodio nello spettro di Betelgeuse, la super-gigante rossa della costellazione di Orione. Contemporaneamente Angstrom compilando a
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discepolo, Eudosso di Cnido (408-355 a.C.), inventore del mappamondo celeste, pose le basi del sistema geocentrico quale poi sarà tramandato da Aristotele
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scientifiche e di libri divulgativi, organizzò spedizioni in Spagna e in Sicilia per le eclissi totali del 1860 e 1870. Nel 1860 si discuteva ancora se le
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Tra le ragazze che Pickering quasi schiavizzava nel suo “harem”, Henrietta Swan Leavitt rimarrà la più importante per la storia dell’astronomia: è
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Uno specchio inclinato inviava la luce del Sole sotto le lastre fotografiche. Lo strumento per identificare le stelle variabili in gergo era chiamato
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loro luminosità. Nell’autunno le inviarono a Boston altre sedici lastre della Piccola Nube, e quando le arrivarono, nel gennaio dell’anno dopo, poté
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Oltre ad essere sordastra, Henrietta non godeva di una buona salute. Per venirle incontro Pickering le consentiva di lavorare a casa. Tra i lavori
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alle cefeidi “vere” con lungo periodo di variabilità altre stelle variabili su tempi brevi, le RR Lyrae, tipiche degli ammassi globulari, nelle quali
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Le supergiganti rosse sono molto luminose (centomila volte il Sole) perché hanno diametri enormi: se fossero al centro del Sistema Solare, la loro
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parte a sinistra in alto con le stelle più calde e luminose e termina in basso a destra con le stelle rosse più deboli. In alto a destra si colloca un
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Cecilia, una vita tra le stelle
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scomparivano gruppi di macchie. Le stelle non erano fisse ma correvano nello spazio. Il Sole puntava a gran velocità verso la costellazione di Ercole. Le
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Il pugile che guardava le galassie
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Le fabbriche degli elementi
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Le reazioni termonucleari che fondono nuclei dall’idrogeno fino al ferro generano più energia di quanta ne assorbono. L’energia tende a far espandere
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Nata nel 1928 a Filadelfia, Vera dormiva in una stanza rivolta a nord. Il lato settentrionale del cielo è il più monotono, le stelle sopra l
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Confrontando le velocità di allontanamento di galassie più o meno remote Perlmutter e colleghi intendevano confermare la Legge di Hubble sull
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aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
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Dove si collocano Dio e le sfere angeliche, dato che sono fuori dall’universo aristotelico? Dice Dante: “questa altra parte dell’Universo d’un
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seconda, pubblicata nel 1566, tra le 500 e le 600, cifre da confrontare con le 550 copie del “Sidereus nuncius” di Galileo e le 750 dei Principia di
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Keplero invece è avvolto in un pensiero magico, si muove a tentoni tra miti geometrici e teologia, ma rigetta le orbite circolari, mette alla prova
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L’uomo di Neandertal sotto le stelle
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A far sorgere l’esigenza di conoscere le stelle furono prima le credenze religiose, poi l’agricoltura e la navigazione. Ma la contemplazione del
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Aiutato dall’allievo Jacob Bartsch, l’ultimo impegno preso alla morte di Tycho lo assolve nel 1627 pubblicando le Tavole Rudolfine, le più precise
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